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Il mercato del lavoro è divenuto gioco forza uno dei temi più discussi nel Paese; la crisi globale che ha colpito anche l’Italia ha posto ulteriori problematiche a tutti quei giovani in cerca di un posto di lavoro per garantirsi il futuro.

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Le polemiche scoppiate negli ultimi tempi tra il Governo Monti e le unioni sindacali per il famigerato articolo 18 hanno acceso ancora di più la questione del lavoro, che deve essere uno dei principali capisaldi per la crescita di un Paese. Dalle ultime notizie sembra che proprio l’esecutivo voglia puntare sulla green economy per rilanciare la crescita in Italia e combattere una disoccupazione che soprattutto tra i giovani è arrivata a dati allarmanti. Infatti, addirittura il 44% dei giovani non ha un lavoro e questo settore, che è in forte crescita negli ultimi anni, può aprire nuovi sbocchi per la platea giovanile. D’altronde un’attenzione all’ambiente è ormai più che necessaria per non rovinare in modo definitivo lo stato di salute del pianeta. Per questa ragione sono richieste sempre di più queste figure all’interno delle aziende che si sono convertite alla ragione “green” e anche il mondo della politica ha capito l’importanza dell’uso delle energie rinnovabili e di uno suo sfruttamento a 360 gradi.

Una nuova figura: i manager verdi

In controtendenza con tutto ciò che di negativo circonda in questo momento il mercato del lavoro, ossia la difficile ricerca di un posto, i licenziamenti e la cassa integrazione, sta emergendo nella politica della green economy una figura professionale molto richiesta, i manager verdi.

Secondo le aziende specializzate nella Executive Search, per questa categoria sono disponibili ben 3000 nuovi posti di lavoro. Non è un caso che il consiglio che viene dato a chi sta per entrare all’Università è quello di dirottarsi verso queste nuove professioni all’interno della green economy che possono portare nuovi posti di lavoro, evitando così di inflazionare le tradizionali facoltà dell’ateneo che non garantiscono più occupazione come anni fa.

La figura del manager verde

Sono persone che operano in qualunque azienda attraverso criteri eco-sostenibili. In una società in cui infatti ci sono diverse problematiche dovute anche alla crisi mondiale, questa figura sta diventando sempre più importante.

I green manager dovranno gestire tutte le aree che vanno dal marketing fino all’efficienza energetica e di qualità ambientale. Questi sono tutti parametri che permettono all’azienda di ottenere più prestigio e di mostrarsi al tempo stesso al passo con i tempi.

I numeri

In Italia fino ad ora si possono contare più di 2500 professionisti in tal senso, e questa cifra aumenterà sensibilmente nei prossimi anni; secondo i dati di Confindustria i posti disponibili saranno addirittura 1.6 milioni nei prossimi otto anni. Ma questa crescita esponenziale si registrerà in tutta Europa nella quale si stima entro il 2020 più di 2 milioni di addetti per questa figura. Questi numeri sono continuati a salire nell’ultimo periodo, tanto che in Europa sono stati creati quattro milioni di posti di lavoro tra il 2002 e il 2011 con addirittura un milione tra il 2007 e il 2011, ossia gli anni più bui per via degli effetti nefasti della crisi economica. Ma questi dati potranno avere una crescita enorme soprattutto più in là nel tempo visto che è stato considerato che da qui al 2030 i posti di lavoro nell’economia verde arriveranno addirittura alla pazzesca cifra di 30 milioni. Tutto questo sta a significare che in questo periodo oscuro c’è una strada per risollevarsi ed è quella della green economy, settore in espansione sul quale vuole puntare anche il Presidente del Consiglio Renzi. Per questa ragione già diverse aziende si sono convertite al verde per uno sviluppo delle imprese a minor impatto ambientale.

Come diventare green manager

Per diventare green manager è necessaria o è consigliabile una laurea in ingegneria gestionale o in economia con un master in comunicazione ambientale o anche una laurea in filosofia e in scienze fisiche.

Molto importante è la lingua inglese, come richiedeva il Master “Cultura dell’innovazione e sviluppo sostenibile” che aveva in oggetto proprio la green economy che si sarebbe svolto a Bologna organizzato dalla Alma Mater.

Contattata dalla nostra redazione, ci è stato spiegato di come il Master purtroppo non sia potuto partire per un problema di tempistiche e l’ateneo, che è il primo in Italia ad aver organizzato corsi su questo tema, si sta riproponendo di ripianificare l’attività scorporando i moduli e potendo investire, tramite accordo con la Regione, del vaucher del fondo sociale europeo che permette delle agevolazioni agli iscritti del corso.

Le tematiche approfondite partono dalla radice della green economy fino ad arrivare a formare i futuri manager dando specifiche competenze tecniche.

In un mercato del lavoro sempre più difficile, questi professionisti sono destinati a diventare dunque i manager del futuro.

Gli stipendi

Anche le retribuzioni sono molto favorevoli per chi intendesse iniziare questa carriera lavorativa. Ovviamente ci sono delle differenze a seconda del settore di riferimento, con l’eolico e il fotovoltaico che permettono di guadagnare cifre più alte, ma in generale si può dire che i manager che hanno almeno cinque anni di esperienza ricevono un salario che oscilla tra i 35 mila e i 50 mila euro lordi. All’estero vengono anche proposti contratti a tempo indeterminato e in alcuni casi dei bonus da aggiungere al proprio stipendio, che in taluni casi arriva anche a raddoppiare il proprio importo.

La selezione dei profili executive

La problematica è abbastanza chiara, se nell’assunzione di profili medio bassi è sufficiente verificare le competenze di base di un candidato e la sua motivazione per giudicarlo idoneo all’assunzione, quando si tratta di profili executive gli elementi da valutare sono svariati: è importante infatti che l’azienda alla ricerca di un candidato che ricopra il ruolo di figura manageriale si affidi ai recruiter dedicati a questo ambito, una divisione come Badenoch + Clark Executive in cui il recruiter di executive è in grado di trovare i candidati adatti al ruolo, cerca di comprenderne le potenzialità e di riuscire a valutare in modo corretto il ruolo in cui inserire i candidati.

In questo modo si dà vita ad un processo di crescita grazie alla selezione strategica per le aziende, che si traduce in valore aggiunto e crescita professionale per entrambi.

Infatti, se la società potrà giovarsi delle competenze, delle capacità e delle abilità del professionista per incrementare le sue potenzialità commerciali oppure per migliorare le sue strategie di mercato o fornire una nuova visione, magari più originale e vincente, anche per tale professionista o dirigente vi saranno vantaggi da questa esperienza aziendale.

Egli, difatti, potrà confrontarsi con una nuova realtà e questo arricchirà in maniera ulteriore la sua esperienza, oltre che naturalmente permetterà di accrescere le sue competenze, magari anche in ambiti in parte differenti rispetto a quelli in cui ha lavorato precedentemente, ampliando di conseguenza le sue conoscenze settoriali. Come si può notare, quindi, si evidenzia un reciproco arricchimento da diversi punti di vista, sia per l'azienda che per il dirigente che ne farà parte.

Altro elemento di differenziazione della ricerca di un profilo executive rispetto a quelli tradizionali di livello meno dirigenziale è che per questi ultimi risulta importante la preparazione accademica, le esperienze effettuate (sia pur minime) e le potenzialità, mentre per gli executive risultano fondamentali gli obiettivi raggiunti ed i risultati ottenuti nell'arco della loro carriera. Spesso vengono quindi ricercati professionisti in grado di far ottenere ad un'azienda un salto di qualità, sotto diversi aspetti.

I profili executive più ricercati oggi

In Italia ci sono alcuni ambiti in cui non è facile trovare un candidato adatto, sia per competenze scolastiche, sia per esperienze pregresse, tuttavia, ci sono delle figure professionali particolarmente ricercate, anche a livello executive; gli ambiti in cui sono ancora molti i posti vacanti sono quello scientifico-digitale, dove un esperto nelle tecnologie telematiche e nei canali digitali trova lavoro in tempi minimi. Lo stesso dicasi per quanto riguarda il controlling e la finanza, soprattutto a livelli executive medio alti. Sono aperte anche molte posizioni per quanto riguarda l’internazionalizzazione e la tecnologia in senso lato.

Oltre all'ambito del cosiddetto Ict (Information & Communications Technology), sono molto richiesti quei professionisti maggiormente esperti nei settori ingegneristico, economico e farmaceutico. E per cercare di ottenerne le loro prestazioni, le aziende sono disposte ad offrire lauti stipendi, con relativi generosi benefit.

Preparare un curriculum executive

In rete è facile trovare vere e proprie guide che insegnano a chi si approccia al mondo del lavoro come costruire un curriculum. Per quanto riguarda la candidatura di figure ad alto profilo professionale, le cose invece vanno diversamente, anche perché chi intende presentarsi per un posto di lavoro come manager in azienda non può utilizzare questo tipo di guide. Il lavoro di costruzione del curriculum è infatti del tutto diverso, a partire dal fatto che non sarà utile inserire in modo preciso tutte le esperienze lavorative avute sin dall’inizio della propria carriera.

Meglio concentrarsi sulle esperienze più significative e su quale posizione si vuole ricoprire in azienda. Far spiccare le proprie doti manageriali è di certo il concetto su cui focalizzarsi, visto che sono queste caratteristiche quelle che gli executive recruiter cercano.

Se stai cercando la tua strada professionale, oltre a quella di green manager, valuta anche altre carriere, ad esempio diventare pilota di linea, diventare vigile del fuoco o informarti sulle offerte di lavoro come grafico.

Lo scopo primario dei green job

L'economia verde, o green economy, sta avendo un impatto significativo sulle pratiche produttive e sul mercato del lavoro, portando alla nascita di nuove figure professionali. Questi ruoli possono essere garantiti da vari tipi di contratti - a tempo pieno o parziale, a termine o indefinito, stagionali - a condizione che prevedano un adeguato contributo fiscale.

Queste nuove professioni, spesso compatibili con il lavoro in modalità smart working, richiedono competenze specialistiche nel campo dell'economia sostenibile e della tutela dell'ambiente, della flora e della fauna.

L'obiettivo principale di questi "green jobs" è di produrre beni e servizi utilizzando tecniche rispettose dell'ambiente. Questo impegno è stato accolto da un crescente numero di aziende di tutte le dimensioni, che ora sono molto più attente all'impatto ecologico delle loro operazioni rispetto al passato e sono costantemente alla ricerca di nuovi talenti in questo settore.

Gli esperti concordano sul fatto che, per rendere le tecniche produttive più sostenibili, è essenziale passare da fonti energetiche fossili a fonti rinnovabili. È altrettanto importante rivedere e riorganizzare tutte le attività che hanno un forte impatto ambientale, al fine di limitare l'inquinamento e lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali.

In sostanza, l'ascesa della green economy non solo promuove la tutela dell'ambiente, ma offre anche nuove opportunità di carriera e di sviluppo economico.

Con l'incremento delle pratiche produttive sostenibili, è probabile che molte figure professionali tradizionali saranno rimpiazzate o modificate, e molte posizioni lavorative potrebbero essere riqualificate per favorire il lavoro da remoto.

I "green jobs" includono tutti i ruoli all'interno dei settori industriale, alimentare, edilizio, forestale e agricolo che contribuiscono a promuovere la sostenibilità. Inoltre, anche le attività in settori non strettamente legati all'ambiente, ma che affrontano questioni legate alla sostenibilità, come ad esempio la produzione di energie rinnovabili, possono essere classificate come green jobs.

La nascita di nuove imprese attente all'ecologia

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Grazie all'affermazione della green economy e dei green job, stanno nascendo nuove imprese, sia di piccole sia di grandi dimensioni, che operano nel settore. La nascita di nuove imprese è un'importante risorsa che l'Italia sta sfruttando sia per combattere la crisi economica che ha investito ormai da anni il nostro paese, generando nuove entrate, sia per creare nuovi posti di impiego e assumere come dipendenti nuove figure professionali per incrementare il personale. Molte aziende, imprese e attività italiane si stanno convertendo al settore dell'economia eco sostenibile, assumendo personale, e molti lavoratori disoccupati con buone competenze stanno trovando finalmente un impiego o hanno deciso di effettuare un azione di volontariato per salvare l'ambiente.

Ecco le figure professionali appartenenti al mondo del green job e dell'ecologia

Laureato in Biotecnologia. Questo ruolo professionale comporta la produzione o la ricerca su metodi di produzione di biocarburanti e sistemi di depurazione. Chi sceglie questa carriera può aspettarsi un buon reddito, ma richiede anche un forte impegno e passione per la materia.

Gestore Territoriale. Questo è un ruolo di alto profilo che richiede una laurea in ingegneria ambientale. Il compito di un gestore territoriale è analizzare e gestire l'ecosistema di un territorio - includendo la flora, la fauna e la struttura geologica - tenendo conto delle direttive europee pertinenti. Questa professione è remunerativa, riflettendo il livello di competenza richiesto.

Paesaggista. Questo ruolo riguarda la protezione e l'ottimizzazione degli spazi verdi, anche nelle aree urbane, attraverso la progettazione di spazi specifici. Molti corsi di laurea in architettura offrono specializzazioni in paesaggistica. Mentre questa carriera può portare a un buon reddito, richiede di accumulare una notevole esperienza e competenza.

Valutatore di Impatto Ambientale. Questa figura professionale si trova all'intersezione tra l'ingegneria e il diritto. Le persone in questo ruolo devono essere esperte delle normative ambientali a livello europeo e internazionale, e sono responsabili della redazione di valutazioni tecniche su progetti urbani e industriali. Questo ruolo può richiedere una laurea in ingegneria o in diritto, seguita da corsi di specializzazione.

Per chi ha appena iniziato un percorso all'università, c'è una serie di articoli riguardo all'autocertificazione di laurea, informazioni sulle tasse universitarie a Firenze e informazioni generali su tutte le facoltà da esaminare.

Operatore di Ecoturismo. Questo ruolo è la versione green del tour operator, promuovendo itinerari - anche legati all'agroalimentare - che si discostano dalle destinazioni turistiche convenzionali. L'ecoturismo enfatizza l'interazione sostenibile con l'ambiente naturale, quindi gli operatori di ecoturismo hanno la possibilità di fare una differenza tangibile nell'ambito della sostenibilità ambientale.

Tutti questi lavori, prevedono, generalmente, contratti a tempo determinato o indeterminato, in grado di fornire buone mensilità, tredicesima, a volte anche quattordicesima, e soprattutto in grado di assicurarvi una pensione concreta e reale per il futuro, grazie all'ingente quantità di contributi versati.

Anche le professioni tradizionali possono diventare green job

La rivoluzione verde sta influenzando un'ampia gamma di professioni, rendendo la sostenibilità un punto centrale in settori lavorativi che vanno dal culinario all'edilizia. Oltre ai ruoli tecnici tradizionalmente associati alla sostenibilità, esistono figure come lo chef biologico a km 0, che si dedica alla preparazione di pietanze utilizzando solo ingredienti locali, o l'agente commerciale che promuove la vendita di pannelli solari per i condomini, permettendo così di aumentare il proprio reddito contribuendo al contempo alla protezione dell'ambiente.

È importante notare che questo trend è in crescita e merita considerazione: secondo i dati dell'Isfol, l'organismo italiano per la formazione e l'occupazione, il numero di lavoratori nel settore della green economy è aumentato del 41% negli ultimi 14 anni, con una crescita particolarmente marcata negli ultimi due anni. Ciò indica che l'economia verde rappresenta un settore in rapida espansione, con molteplici opportunità per chi desidera contribuire a un futuro più sostenibile.

Uno sguardo completo

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Secondo l’Unep, ovvero l’Agenzia delle Nazioni Unite che si dedica alla tutela dell’ambiente, il green job è composto da tutte le occupazioni nei settori del manifatturiero, dell’agricoltura, dell’amministrazione, della ricerca e sviluppo e dei servizi che aiutano a salvaguardare l’ambiente. E’ importante però considerare “verdi” anche tutte quelle attività che trattano temi di tutela ambientale anche se sono svolte in settori non precisamente verdi. Rientrano in questa categoria i settori della produzione di energie rinnovabili, come quella eolica, fotovoltaica, idroelettrica, geotermica, termica e delle biomasse. Fanno parte del green job i lavori che si occupano della ricerca e dello sviluppo di nuove tecnologie, del buon funzionamento energico, della realizzazione di prodotti biologici e della corretta raccolta, trattamento e successivo smaltimento dei rifiuti.

Nuove professioni: come lavorare in questo mondo

Dal concetto di Green Economy stanno nascendo diverse professioni nuove, di seguito vi spiegheremo alcune di esse i loro compiti principali.

  • La green finance è composta da professionisti che hanno il compito di scegliere quali progetti green job finanziare e gli istituti relativi.
  • Gli esperti in green law, ovvero sulla normativa che regola il settore verde.
  • L’Hse manager delle aziende, imprese e attività delle Fer, si occupa di predisporre i documenti di valutazione dei rischi, dei piani di sicurezza ecc.

Alcune professioni che si stanno sviluppando grazie al lavori verdi sono nuove o hanno delle caratteristiche precise, altre invece sono professioni già esistenti ma che vengono svolte con condizioni diverse che rispettino i principi del green job. I professionisti che operano in questo settore, hanno diversi vantaggi, infatti attualmente sono pochi, e la concorrenza è molto bassa. Inoltre, questi lavori, prevedono, generalmente, contratti a tempo determinato o indeterminato, in grado di fornire buone mensilità, tredicesima, a volte anche quattordicesima, e soprattutto in grado di assicurarvi una pensione concreta e reale per il futuro, grazie all'ingente quantità di contributi versati.

Effetti della green economy

Il fenomeno economico del green job ha avuto delle importanti ripercussioni sul mercato di un lavoro che prevede un contratto che può esser full time o partime, a tempo determinato o a tempo indeterminato, o anche stagionale purchè consenta il regolare pagamento dei contributi tramite il versamento delle imposte, producendo grandi fonti di entrate per il paese e i privati.

Tutti i green jobs hanno come scopo principale quello della produzione di beni e servizi, che siano realizzati nel pieno rispetto della natura. Per rendere le varie produzioni ecosostenibili è necessario utilizzare fonti rinnovabili di energie e riprogrammare tutte quelle attività che hanno un forte impatto ambientale.

Alcune professioni tradizionali, con il passaggio dall’utilizzo dei combustibili alle fonti rinnovabili, saranno sostituite. Teoricamente con l’aumento della produzione di energia prodotta da fonti rinnovabili, ci sarà una riduzione o la totale eliminazione del personale che lavora nel settore della produzione di energia prodotta da fonti fossili. Molti posti di lavoro saranno riqualificati, faranno parte dei green job tutte quelle professioni che possono essere impiegate anche nell’ambito del green job e che potranno lavorare in smartworking. Stanno nascendo nuove aziende, sia ditte individuali, specializzate in attività di consulenza e tecniche, ad esempio installatori di impianti fotovoltaici, sia imprese che operano nell’indotto che il settore della green economy sta creando.

Vantaggi per l'occupazione in un green job

Quest’ultimo effetto rappresenta un’importante risorsa che il nostro paese sta utilizzando per combattere e superare la crisi economica che sta attraversando. Ci sono aziende che si stanno convertendo al settore dell’economia verde e che utilizzano dei lavoratori che hanno delle competenze simili a quelle richieste per i nuovi impieghi “ecologici”. Inoltre molti lavoratori disoccupati con competenze ed esperienza stanno trovando dei nuovi impieghi, anche grazie a portali specializzati come experteer.it.

Tutti questi lavori, prevedono, generalmente, contratti a tempo determinato o indeterminato, in grado di fornire buone mensilità, tredicesima, a volte anche quattordicesima, e soprattutto in grado di assicurarvi una pensione concreta e reale per il futuro, grazie all'ingente quantità di contributi versati.

Enel Green Power: lavoro possibile? Vediamo dove e come  

Numerosi studi condotti dall' Istituti di Economia e Politica dell'energia e dell'Ambiente dell'Università Bocconi, è emerso che grazie all'avvento della filosofia della Green Economy, sono numerose le nuove aziende green che si stanno costituendo. Inoltre di particolare importanza sono i nuovi profili che si stanno delineando, ovvero i Green Job, tra le varie oppurtunità lavorative, le più numerose sono le proposte di lavoro Enel Green Power.

La società sta crescendo notevolmente e questo sta provocando la ricerca di personale sempre più qualificato e nuove proposte di Enel Green Power per chi cerca lavoro. Questa importanze azienda occupa nel nostro paese ben 1700 unità, con una relativa concentrazione del 90% del personale nelle attività tecnico operative. E' da sottolineare che la presenza di personale di sesso femminile è molto alta all'interno del personale, infatti le donne che lavorano all'Enel Green Power sono circa il 41% del totale.

Una presentazione dell'azienda

Enel Green Power è una società che fa parte dell'azienda Gruppo Enel, e si occupa dello sfruttamento di fonti di energia rinnovabile, nel continente europeo e in America. Enel Green Power è una società leader nel mondo, la quantità di energia che produce è in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di otto milioni di famiglie.

Inoltre la produzione di energia da fonti rinnovabili evita l'emissione di sostanze inquinanti nell'ambiente. Enel Green Power ha circa 620 impianti nel mondo, che producono energia solare termica, energia solare fotovoltaica, idroelettrica, geotermica, eolica e delle biomasse.

Alcuni impianti di Enel Green Power

Come è già stato detto in precedenza Enel Green Power ha costruito impianti per lo sfruttamento di fonti rinnovabili in Europa e America. Di seguito sono riportate alcune delle strutture più importanti.

  • L'impianto eolico di Smoky Hills è stato inaugurato il 2 ottobre del 2008 ed è la più grande struttura del Kansas. La sua costruzione è stata eseguita in due distinte fasi dall'Enel e poi sviluppata dalla società americana Trade Wind Energy LLC. La centrale di Smoky Hills è in grado di raggiungere una potenza di 250 MW, è dotata di ben 155 aerogeneratori di taglia grande, con 56 turbine da 1,8 MW e 99 turbine da 1,5 MW, che hanno rotori di 80 metri di diametro. L'energia prodotta da questo impianto riesce a soddisfare il bisogno energetico di 85.000 famiglie americane e permette di evitare l'emissione di circa 750.000 tonnellate di anidride carbonica nell'aria.
  • La Centrale idroelettrica di Chiriquì, in Panamà, ha una potenza di 300 MW ed in grado di produrre 1,6 miliardi di Kilowatt l'ora all'anno. Questa struttura è uno degli impianti di produzione di energia elettrica di maggior dimensioni e potenza del paese. La centrale è gestita nel pieno rispetto dell'ambiente e dei precetti della economia verde, ed è stato costruito nella Riserva Forestale di Fortuna. Questa riserva è la più grande del Panamà, è composta da circa 20 mila ettari di terreno e fa parte del Corridoio Biologico Mesoamericano, inoltre l'Unesco ha considerato questa zona una Riserva Mondiale della Biosfera.

Progetto nuovo impianto

L'Alaska's Energy Agency e il governatore Sean Parnell hanno realizzato un progetto sulla realizzazione di una nuova grande centrale da 600 MW sulle rive del fiume Susitna, in Alaska. La costruzione di questo impianto permetterebbe di produrre enormi quantità di energia e di limitare le emissioni di gas inquinanti nell'ambiente. La centrale dovrebbe sorgere sul sito di Low Watana e il costo della sua realizzazione è di circa 5 miliardi di dollari.

Enel Green Power e offerte di lavoro in Italia

Le possibilità di lavoro all'interno dell'Enel Green Power sono in crescente aumento, sia per il crescente interesse e utilizzo delle fonti di energia rinnovabile, che hanno un impatto sull'ambiente molto ridotto rispetto ai combustibili fossili, sia perchè la società ha una grande capacità di autofinanziamento.

Possibilità future di occupazione

E' importante sapere che Enel Green Power, per chi cerca lavoro, offre numerosi campi: per le energie rinnovabili, possono variare anche in base alla situazione economica e politica futura. Le possibilità lavorative in questa società potrebbero risentire di vari fattori, tra i quali la quantità di denaro che sarà investita in futuro nel settore, alla stabilità delle normative dei vari governi, al miglioramento delle tecnologie utilizzate per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili ecc. Secondo diversi economisti l'economia verde è l'unica soluzione per contrastare e superare la crisi economica mondiale.

Nuovi impieghi “ecosostenibili” per professionisti: l'evoluzione del mercato  

L'ecosostenibilità e in generale le energie rinnovabili sono un tema molto caldo sia da un punto di vista ideologico sia lavorativo. Le figure professionali che vengono assorbite oggi in questo settore sono molto più varie rispetto al passato e richiedono competenze sempre più specifiche.

Se sino a pochi anni fa i profili professionali più richiesti nell'ambito erano di livello medio e basso, oggi vengono ricercati soprattutto professionisti con esperienza manageriale vogliosi di veicolare la loro esperienza nel settore green.

Le aree lavorative

Allo stato attutale non vi sono nell’ambito delle energie sostenibili aree di lavoro precise per professionisti di alto livello. Questi settori sono in costante crescita e tendono sempre di più a differenziarsi e a cercare capacità e profili sempre più differenti.

Prendiamo il caso dell’edilizia ecosostenibile. Quest’ultima si limitava in origine alla sola installazione e la manutenzione di pannelli fotovoltaici presso abitazioni private o aziende. Oggi sicuramente vanta uno spettro di possibilità molto più ampio: basti pensare che esistono aziende che si dedicano sia alla progettazione sia alla costruzione di edifici ecosostenibili. In questo caso le competenze richieste vanno dalla progettazione di un impianto di riciclo dell'acqua, alla scelta dei materiali isolanti più adatti all’uso futuro dell’edificio.

Una figura professionale del tutto inedita e nata dalle esigenze del mercato del lavoro dell’energia sostenibile è il cosiddetto “energy manager”. Questa figura professionale si occupa dello studio di soluzioni tecnologiche per edifici al fine di ottenerne il risparmio energetico. Questi professionisti si preoccupano di far raggiungere l'efficienza energetica ad un edificio tramite la scelta di materiali e soluzioni adatte, siano essi aziende o abitazioni private.

I “mobility manager” invece studiano il modo migliore di organizzare gli spostamenti sul territorio di un’azienda, al fine di ridurre le emissioni di anidride carbonica e, ovviamente, far risparmiare i soldi spesi ogni mese in carburante. Sicuramente una figura professionale molto utile per i singoli e per le ditte che per ragioni lavorative effettuano ogni mese molti chilometri su gomma.

Un nuovo lavoro verde

Il settore delle energie rinnovabili e dell’ecosostenibilità costituiscono certamente un’ottima possibilità per chi, dopo anni di esperienza, vuole mettere in gioco le proprie competenze in nuovi progetti e in nuove aree di lavoro. Sul web esistono portali dedicati specificamente alla ricerca di lavoro per professionisti sia nel campo delle energie rinnovabili sia in quello delle energie sostenibili. Forse potrebbe essere anche la vostra buona chance per mettere a disposizione le vostre competenze ad uno sviluppo ecosostenibile del nostro pianeta.

Gli ultimi dati occupazionali

Chi è giovane e si sta orientando su quale professione fare nel futuro potrebbe iniziare a valutare la possibilità di studiare in ambiti della green economy. Secondo le ultime statistiche riportate da Fondazione Symbola, il 24% delle aziende ha deciso di investire le proprie risorse su tecnologie che puntino a un risparmio energetico e a un minore impatto con l’ambiente. Solo nell’anno 2013, si è calcolato che quasi il 40% delle persone assunte riguardava proprio l’economia verde. Dati che permettono di capire che a differenza di altri campi, la green economy è in forte crescita anche in Italia perchè alcune tematiche, come l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, il risparmio energetico, l’uso di energie rinnovabili e la tutele dell’ambiente sono argomenti non più marginali ma altresì di primaria importanza nel mondo d’oggi

Il confronto con l’America

Va ancora meglio negli Stati Uniti. Una recente indagine ha riportato dei dati che mettono in risalto l’importanza dell’economia verde nella società post-moderna e globalizzata. Nel secondo trimestre dell’anno corrente, il 2014, i posti di lavoro in questo settore sono raddoppiati, raggiungendo la cifra esorbitante di 12500 nuovi occupati. Il settore trainante è quello solare che prende quasi il 50% dei lavoratori (5000 per la precisione), seguito dal settore eolico e quello dei veicoli elettrici. Il solare rappresenta la locomotiva di questo ambito, tanto che è stabilmente leader dei lavori nella green economy ormai da parecchi mesi. Il confronto con gli Stati Uniti fa capire che questo è il terreno dove investire, sia per quanto riguarda le aziende, sia per quanto riguarda i lavoratori: questo settore, infatti, è tra i pochi in crescita ed è più facile trovare un’occupazione visto che c’è molta richiesta di figure professionali.

Cosa studiare quindi?

Esistono diversi corsi di laurea di primo e secondo livello per iniziare a intraprendere la carriera formativa all’interno dell’economia verde: ingegneria ambientale e del territorio (valutare rischi e risolvere problemi nel settore edile e delle costruzioni attraverso la compatibilità ambientale), medicina e biologia ambientale (corso in forte crescita tanto che stanno aumentando le offerte in materia), economia dell’ambiente (con lo scopo di trovare un punto d’accordo tra affari/business e tutela dell’ambiente in riferimento anche a come cambia il clima), ecomobilità (incentrato sulla logistica e sulla situazione dei trasporti, ovviamente pensati secondo un impatto ambientale meno forte e traumatico del territorio).

Impieghi ecosostenibili: a cosa andiamo incontro?

Nel 2022, il mondo degli impieghi ecosostenibili ha visto la nascita di diverse opportunità di lavoro che hanno l'obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale e mitigare il cambiamento climatico. Di seguito sono elencati alcuni dei lavori più rilevanti che sono emersi durante l'anno.

  • Esperto di economia circolare: con l'obiettivo di ridurre gli sprechi e aumentare il recupero di risorse, l'economia circolare sta guadagnando sempre più importanza. Un esperto di economia circolare è una figura professionale che aiuta le aziende a ripensare i propri modelli di business in modo che siano più sostenibili e rispettosi dell'ambiente.
  • Tecnico di installazione di pannelli solari: l'energia solare sta diventando sempre più popolare come fonte di energia rinnovabile. Un tecnico di installazione di pannelli solari è un professionista specializzato nell'installazione di sistemi solari su edifici e terreni. Questa figura professionale svolge un ruolo chiave nel promuovere l'uso dell'energia solare.
  • Specialista in energia geotermica: l'energia geotermica è un'altra fonte di energia rinnovabile in rapida crescita. Uno specialista in energia geotermica è un professionista che si occupa dell'installazione e della manutenzione dei sistemi geotermici che sfruttano l'energia termica della terra per produrre energia.
  • Tecnico di efficienza energetica: l'efficienza energetica è un aspetto fondamentale per ridurre il consumo di energia e limitare le emissioni di gas serra. Un tecnico di efficienza energetica è un professionista che si occupa dell'identificazione e della correzione di inefficienze energetiche in edifici e impianti industriali.
  • Sviluppatore di tecnologie pulite: lo sviluppo di tecnologie pulite rappresenta una delle principali opportunità di lavoro nel settore dell'ecosostenibilità. Uno sviluppatore di tecnologie pulite è un professionista che si occupa della progettazione e dello sviluppo di tecnologie che consentono di ridurre le emissioni di gas serra e migliorare la sostenibilità ambientale.

In sintesi, il 2022 ha visto la nascita di una serie di opportunità di lavoro nel settore degli impieghi ecosostenibili. Questi lavori hanno l'obiettivo di promuovere la sostenibilità ambientale e mitigare il cambiamento climatico attraverso l'adozione di pratiche e tecnologie sostenibili. Queste figure professionali saranno sempre più importanti nei prossimi anni, poiché il mondo continua a cercare soluzioni per affrontare le sfide ambientali del nostro tempo.

Autore: Laura Perconti

Immagine di Laura Perconti

Laureata in lingue nella società dell’informazione presso l'Università di Roma Tor Vergata, Laura Perconti segue successivamente un Corso in Gestione di Impresa presso l'Università Mercatorum e un Master di I livello in economia e gestione della comunicazione e dei nuovi media presso l'Università di Roma Tor Vergata.

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